Va in mostra a New York una selezione di opere che testimonia la continuità della riflessione di Penone sul tema dell’impronta, il contatto e l’azione dell’artista sulla materia, dalle opere giovanili - qui rappresentate dalle serie Coincidenza di immagini (1970-1973) e Svolgere la propria pelle (1970) - sino ad oggi. Nel gesso dei Cocci (1979-1982), nel bronzo delle Geometrie nelle mani (2005), così come nella terracotta di Avvolgere la terra - il colore nelle mani (2014), la memoria del gesto è conservata e la scultura nasce come calco del negativo della mano. In questi ultimi lavori, esposti qui per la prima volta, l’impronta lasciata dall’artista in una manciata d’argilla, ingrandita nelle forme sospese a un cavo d’acciaio, viene rivelata attraverso il rosso, il rosa chiaro, il giallo e il blu della policromia di Le Corbusier, la stessa che si traduce nelle tele delle Impronte di luce (2023).

Al centro della mostra che si inaugura in questi giorni a Parigi (Gagosian, rue de Ponthieu) è l’impronta, tema portante della ricerca artistica di Penone, ora esplorato attraverso una serie di nuovi disegni e pitture dal titolo Impronte di Luce. I gesti delle mani impressi sulla carta con l’inchiostro e trasportati su tela attingendo alla paletta cromatica di Le Corbusier, ingranditi nelle proporzioni perfette del quadrato, si rivelano quali immagini inattese di corpi, che si confrontano con le forme tormentate di un lavoro passato, Maldoror (1986-1988).

Mercoledì 18 ottobre 2023 alle ore 15,00, sotto la cupola del Palais dell’Institut de France, si svolgerà la cerimonia di insediamento di Giuseppe Penone in qualità di membro associato straniero della sezione scultura dell’Académie des beaux-arts. L’evento sarà diffuso in diretta sul canale You Tube dell’Académie.

Dal 29 marzo e fino al 20 maggio la Galleria Gagosian presenta, al Gagosian Shop di Burlington Arcade a Londra, Giuseppe Penone. Somersault. L’evento, che prende il nome dall’omonima serie di incisioni esposta in quest’occasione, ripercorre la carriera artistica di Giuseppe Penone attraverso una selezione pressoché integrale dei suoi scritti, delle monografie e dei cataloghi delle sue mostre, dagli esordi internazionali fino al più recente libro d’artista Le Bois Sacré du Couvent de La Tourette (2022). La presentazione include due poster delle mostre di Monaco del 1970 e del 1971, due esemplari dell’incisione Identity e una rara edizione, con testo autografo dell’artista, dell’iconico ritratto Rovesciare i propri occhi.

Gesti Universali è la mostra curata da Francesco Stocchi e allestita alla Galleria Borghese che illustra, in un percorso costituito da oltre trenta opere, la ricerca sul rapporto tra arte e natura che accomuna la direzione di Francesca Cappelletti e la poetica di Giuseppe Penone.
In quattro sale della Galleria e nei giardini, Penone indaga il rapporto tra l’uomo e la materia che lo circonda, integra il mondo minerale delle statue della collezione con quello organico e olfattivo di Respirare l’ombra e di Soffio di foglie, la sensibilità tattile di Bernini con quella di Pelle di cedro e Pelle di marmo e spine d’acacia. Altre serie, tra le quali Alberi scortecciati e Gesti vegetali, ripropongono grandi temi cari a Giuseppe Penone: l’interrogarsi sulla scultura e sul gesto dell’artista, il rapporto tra tempo della natura e tempo storico e il dialogo, già presente nella statuaria antica e nell’estetica barocca, tra paesaggio, scultura e natura.